Per il Sindaco i manifesti di Primavera Apriliana sono una “strategia del terrore”

Dura replica della maggioranza all’ipotesi di un accordo tra Terra e 5 Stelle sulla vicenda rifiuti. Il Sindaco “sta valutando di tutelarsi nelle sedi che riterrà più opportune”

Continuano a far discutere i manifesti affissi dal movimento Primavera Apriliana che parlano apertamente di un accordo tra il Sindaco Terra ed il Movimento 5 Stelle per riempire ancora Aprilia di rifiuti.

Dopo i gruppi pentastellati, è arrivata anche la replica dell’altro soggetto interessato, ovvero Antonio Terra.

L’attuale primo cittadino ha usato toni molto duri per replicare alle accuse del Consigliere Porcelli:

“Osserviamo con divertita ironia i manifesti dell’ennesima campagna diffamatoria che la lista Primavera Apriliana sta portando avanti.

I cui contenuti sono talmente oscuri e inverosimili che, forse, la Consigliera referente del gruppo Carmela Porcelli avrebbe fatto bene a smentirne la paternità.

Al contrario, la stessa ha confermato le sue rigide convinzioni.

Nei riguardi delle quali il Sindaco Antonio Terra sta valutando di tutelarsi nelle sedi che riterrà più opportune”.

La campagna elettorale, nel corso delle prossime settimane, rischia dunque di prendere una deriva poco politica.

Il contrattacco della maggioranza prosegue ancora con toni sarcastici:

“Quello che è obiettivamente ostico da capire – prosegue la nota di Terra – è dove vuole andare a parare la Consigliera Porcelli.

La quale in questi cinque anni si è presentata alle Amministrative con Pd e Sel, salvo poi rompere l’alleanza e cercare sponde in tutti i partiti dell’arco costituzionale.

Non disdegnando fotografie in conferenze stampa con rappresentanti del centrodestra locale, o addirittura del Movimento 5 Stelle.

Per questo è davvero amaramente ironico che la stessa affianchi i grillini al Sindaco Antonio Terra.

Non capiamo quale trama nascosta, quale imbroglio, la signora Porcelli voglia lasciare intendere.

Evidentemente, nella sua disperata ricerca di visibilità e di qualcuno disposto ad allearsi con lei alle prossime Amministrative, si è vista chiudere le porte in faccia anche dall’ultima spiaggia dei Cinque Stelle.

Che quindi devono espiare le loro colpe accomunati al Sindaco Antonio Terra in chissà quale accordo sottobanco a discapito della qualità dell’ambiente”.

Campagna diffamatoria e strategia del terrore

I toni del confronto in questa fase della campagna elettorale rimangono aspri.

Ed anche le liste di maggioranza si sono adeguate.

La nota di risposta al Consigliere Porcelli prosegue infatti con termini che non lasciano adito a dubbi.

Al momento per avere la meglio sugli avversari vale tutto:

“A noi – sottolinea ancora il Sindaco – risulta che il primo atto politico formale finora messo in campo per contrastare il nuovo progetto di realizzazione di una discarica ad Aprilia lo abbia presentato in Provincia il Consigliere Pasquale De Maio, e sarà discusso il prossimo 12 febbraio.

A questo seguirà immediata la presa di posizione della nostra Amministrazione Comunale, che esprimerà la sua ferma contrarietà al progetto.

Se il gruppo Primavera Apriliana sa altro, lo dica apertamente senza tirare il sasso del dubbio e poi nascondere la mano.

Altrimenti vuol dire che l’ennesima strategia del terrore, ripetiamo diffamatoria, in cui vengono ventilati accordi sottobanco tra gruppi politici, non soltanto è altamente nociva per la cittadinanza.

Ma rappresenta quel modo irresponsabile di cercare consensi attraverso le fake news e la semina della zizzania e della calunnia.

Suggeriamo alla Consigliera Porcelli, al suo gruppo di riferimento e a chiunque altro voglia continuare a galleggiare sull’onda della disinformazione, di affrontare con maggiore senso di responsabilità i problemi delicati come può essere un progetto di invaso di rifiuti che riteniamo estremamente deleterio per Casalazzara e per l’intero territorio comunale di Aprilia.

Non è certo quella da loro intrapresa la migliore strada per contribuire al contrasto del progetto e così fare realmente l’interesse collettivo.

Ma non ci sorprende”.

di Massimo Pacetti

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