Questione ASAM, il PD spara a zero sul Sindaco Terra

Duro comunicato firmato dal gruppo dirigente del PD, che parla di “falsa liquidazione”, “mala fede del Sindaco” e “legalità troppe volte violata da Terra”

Si inaspriscono i toni della campagna elettorale, con il Sindaco Antonio Terra oggetto di critiche molto dure da parte del Partito Democratico.

Il Segretario Antonio Mammucari ed i Consiglieri Vincenzo Giovannini e Monica Tomassetti hanno infatti firmato una nota che attacca senza mezzi termini il primo cittadino sulla questione Asam.

Da quando è stata decisa la liquidazione della società partecipata, il PD ha sempre manifestato la sua contrarietà.

L’obiettivo del partito di opposizione, infatti, era quello di risanare l’azienda, salvandola dai debiti invece che chiuderla.

Una posizione che non ha fatto breccia nella maggioranza, che a febbraio ha approvato in Consiglio la liquidazione.

Scelta, a distanza di quasi un anno, non ancora messa in pratica:

“Ormai – recita la nota del PD – sulla questione della Azienda Speciale Aprilia Muliservizi si va verso un pasticcio senza fine.

Frutto di scelte sbagliate ed approssimative che negano qualsiasi futuro alla più importante azienda speciale del nostro Comune.

Con gravi ricadute sulla qualità dei servizi pubblici garantiti alla nostra cittadinanza.

Il Sindaco Terra nel febbraio scorso ha deciso di avviare una “falsa” liquidazione dell’ASAM dopo le dure critiche mosse dal Ministero dell’Economia.

Senza però affrontare le vere criticità che hanno portato ad un debito elevato.

La “falsa” liquidazione ha portato al paradosso di aver sostituito il vecchio Presidente, che aveva svolto l’incarico gratuitamente, con un trio di liquidatori dal costo complessivo di oltre 75.000 euro.

Una scelta sbagliata, quella dello scorso febbraio.

Che non aveva l’intento di risolvere le criticità emerse ed avviare un sano risanamento della struttura, ma semplicemente adottare un’atto per tacitare le forti critiche emerse dal controllo dall’Ispettore della Ragioneria Generale.

Tanto è vero che a distanza di un anno da quella decisione, non è stato dato ancora seguito con i conseguenti atti.

Mancando addirittura l’approvazione del bilancio consuntivo 2016 e non potendo, quindi, conoscere il vero stato di salute dell’azienda”.

L’attacco a Terra

Il primo responsabile, in quanto capo della coalizione di maggioranza, non può dunque che essere il Sindaco, Antonio Terra.

Al quale, oltre alla solita accusa di pensare principalmente ai “tagli dei nastri”, vengono mosse altre dure critiche.

I termini utilizzati non lasciano spazio alcuno ai dubbi:

“Se solo il Sindaco Terra – prosegue la nota del Partito Democratico – invece di pensare ai tagli dei nastri e alle spese per le consulenze, avesse controllato in modo adeguato la gestione della Multiservizi, ora non saremmo in queste condizioni.

In più occasioni il Partito Democratico ha messo in evidenza la necessità di rilanciare l’azienda.

E farlo attraverso un serio piano di ristrutturazione aziendale, che fosse in grado di risanare le inefficienze e individuare le risposte migliori.

L’indifferenza, o la mala fede del Sindaco, trova la sua massima espressione nel Consiglio Comunale di fine anno e in quello dello scorso febbraio.

Avevamo chiesto più volte di approfondire meglio i temi, ma l’unico interesse della maggioranza è stato quello di andare avanti.

Incurante dei segnali di fondato timore dell’opposizione.

Oggi, di fronte alla ventilata ipotesi di revocare lo stato di liquidazione, l’incapacità del Sindaco Terra emerge ancora di più.

E ancor più gravi sono le sue colpe se si tiene conto che il primo cittadino, da oltre quindici anni, danneggia la più importante azienda del nostro Comune.

Già nel lontano 2004 lo vediamo in prima fila nella vicenda ASAM.

Il Sindaco Terra si assuma le responsabilità politiche di una situazione insostenibile.

In cui gli errori vengono scaricati sulle tasche degli apriliani che oggi sono chiamati a pagare le aliquote massime dei tributi locali.

È arrivato il momento di tornare discutere a carte scoperte, non solo per evitare danni ancora maggiori rispetto a quelli già evidenziati.

Ma per garantire alla città tutta il rispetto della legalità troppe volte violata da Terra e i suoi sostenitori”.

di Massimo Pacetti

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