Ancora ratti al centro di Aprilia

Allarme tra cittadini, che siano gli effetti della derattizzazione?

E’ di poche ore fa la segnalazione pervenutaci da alcuni residenti in Via Emilia, in pieno centro città, che hanno visto topi di fogna scorrazzare sulla strada ed in seguito accedere agli orti delle abitazioni. Dopo lo sdegno iniziale, i cittadini si sono recati immediatamente all’ufficio ambiente per sollecitare il Comune, a porre un rimedio immediato alla situazione.

Non è ovviamente il primo avvistamento su suolo apriliano, bensì l’ultimo di una lunga serie che vede coinvolte dapprima le zone periferiche di Campo di Carne e Campoverde e successivamente sempre più aree del centro urbano comprese quelle adiacenti le scuole pubbliche, suscitando il timore dei dirigenti scolastici.

Da Giovedì 10 Luglio il Comune ha dato inizio ad un’imponente opera di disinfestazione che, partendo dagli edifici scolastici, durerà per tutta l’estate e riprenderà durante gli intermezzi delle festività. Ad occuparsene è l’azienda apriliana ‘Romana Ambiente’ che, come spiegato dall’assessore all’Ambiente Alessandra Lombardi sta svolgendo il proprio operato in tre fasi: un iniziale posizionamento delle esche, in un secondo momento si passerà al monitoraggio e al controllo del funzionamento delle esche, e la terza fase riguarda il mantenimento o il reintegro delle stesse. Si parla di una spesa di circa 24 mila euro. Il costo dipenderebbe dall’impiego di materiali per la disinfestazione assolutamente innocui tanto per i cittadini, quanto per gli animali domestici che pure assicurerebbe un effettivo ripristino delle condizioni igieniche ad oggi a rischio.

Stando a quanto dicono gli esperti, il motivo della fuoriuscita di questa mattina, nonostante la derattizzazione sia partita più di 10 giorni or sono, pare sia dovuto al disorientamento dei topi stessi che, agonizzanti, cercano un rifugio all’aria aperta. Pertanto è questione di pochi giorni prima che il problema scompaia definitivamente e i cittadini possano tornare a dormire sonni tranquilli.

Sofia Boni