Tari in aumento, Fratelli d’Italia attacca: stangata fiscale dettata da regolamenti vecchi

Polemiche dentro e fuori l’emiciclo consiliare nel giorno in cui la commissione Finanze è chiamata a discutere il saldo Tari che deve coprire costi straordinari con un maggiore esborso da parte dei cittadini

“Ormai è chiaro a tutti che anno dopo anno la tassa sui rifiuti non fa altro che lievitare; sembra assurdo che una città in cui aumenta la propria differenziata aumentino anche i costi della gestione e se poi si scopre che la Progetto Ambiente affida in via diretta il noleggio dei mezzi e che la società che si occupa dei recuperi dei mancati pagamenti incasella centinaia e centinaia di cartelle errate, il gioco è fatto”.

Il gruppo Fratelli d’Italia, di centrodestra, per voce del vicecoordinatore provinciale Edoardo Baldo, boccia categoricamente la prevista stangata fiscale di fine anno. Proprio nel giorno in cui la commissione Finanze è stata convocata per discutere il problema dei costi straordinari del servizio di nettezza urbana, da “spalmare” sulle cartelle esattoriali di tutti i contribuenti, da ogni angolo dell’opposizione alla maggioranza Terra piovono critiche.

“I cittadini – dice Baldo – continuano ad essere vessati non solo con gli aumenti ma anche con regolamenti che spesso non sono adeguati ai tempi o formalmente assurdi. Già in tempi non sospetti denunciai una stranezza sulle riduzioni della Tari ovvero oltre a non esserci nessun tipo di riduzione per reddito o famiglie monocomponenti (sempre in base all’Isee) e che abbiano diritto alla riduzione solo gli invalidi al 100% e che agli altri non aspetti nessun tipo di agevolazione, risulta inoltre assurdo pensare che venga ridotta la tariffa del 30% agli over 60 pensionati con un certo limite Isee e che con lo stesso limite gli over 60 non pensionati (dunque disoccupati o in attesa dell’assegno sociale) paghino la tariffa piena senza nessuno sconto. Detta in poche parole, chi ha un reddito anche se minimo da pensione paga meno, chi non lo ha paga per intero, questo mi sembra veramente assurdo ed improponibile in un contesto sociale come quello attuale, bisognerebbe modificare immediatamente il regolamento e aggiornare i limiti Isee e le incongruenze palesi”.

Questione di regolamenti, insomma, o meglio come lascia intendere l’esponente di Fratelli d’Italia, questione di inerzia degli uffici e della politica che non impiegano tempo utili per rivedere l’applicazione della tariffa in modo agevolato per le fasce sociali più in difficoltà. “Resta chiaro che questi aumenti – conclude Baldo – non abbiano altra mira che non quella di fare cassa, infatti una gestione più oculata dell’azienda, che svolge per il Comune la raccolta e il passaggio delle verifiche direttamente all’ufficio tributi comunale, farebbe risparmiare ai contribuenti centinai di migliaia di euro. Sarebbe opportuna una maggiore oculatezza nella gestione e che venga portato in commissione una modifica del regolamento attuale per eliminare le ingiustizie sociali che palesemente ad oggi l’attuale norma crea fra i cittadini”.

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