Karate, ancora una finale nazionale per le allieve del Maestro Amato

Per il secondo anno consecutivo Viviana Antinori,  Virginia Cafarotti e  Roberta Palli hanno conquistato il primo posto ed il pass per le finali nazionali.

Si sono svolti a Pomezia, presso l’impianto sportivo  Roman Sport City,  le gare di qualificazione al Campionato Italiano Giovanile ed Assoluto a Sq. Sociali  kata e kumite. Per il secondo anno consecutivo le ragazze del Maestro Amato (Antinori Viviana, Cafarotti Virginia e Palli Roberta ) hanno conquistato il primo posto ed il pass per le finali nazionali, mentre la squadra giovanile di kumite ( Caruso Davide, Ciuro Davide, Esposito Paolo, Magliocchetti Daniele e Milani Alessio ) alla loro prima apparizione hanno raggiunto un lusinghiero quinto posto.

virginia cafarotti karate amato

 

“Sono soddisfatto” – commenta il M° Amato – “ le ragazze sono maturate e spero che possano esprimersi al meglio durante i campionati italiani, secondo oro consecutivo e seconda qualificazione conquistata. Il quinto posto ottenuto lo scorso anno ci va in po’ stretto , ma bisogna accettarlo, anzi va preso come uno stimolo per cercare di salire di un gradino. Per quanto concerne i ragazzi della squadra giovanile, quasi tutti al loro battesimo, bisognava solo verificare il loro approccio mentale alla gara, una finale per il terzo e quinto posto non era preventivata, e questo è stato di forte stimolo per loro, confrontarsi con club molto più blasonati fa crescere e li stimola durante gli allenamenti a dare il massimo.

“Più esperienza acquisiscono e più maturano – conclude il Maestro Amato – per imparare a vincere bisogna imparare a perdere a rialzarsi e provarci ancora, in fin dei conti come dico spesso è un gioco le sconfitte vanno sdrammatizzate e le vittorie non troppo esaltate, alla prossima gara si riparte da zero e non conta se in quella precedente hai vinto o perso tutto si rimette in discussione. Ai recenti mondiali WKF senior svoltisi a Madrid, atleti molto meno blasonati di altri sono saliti sul gradino più alto del podio o comunque hanno conquistato una medaglia nonostante la loro giovane età ( 18-21 anni), questo è il bello dello sport il futuro è ancora tutto da scrivere”.

 

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