De Maio: “Aprilia non è una città morta per lo sport”

Dura reazione del Consigliere delegato Pasquale De Maio dopo le accuse del “Pedale Apriliano”

Dopo il diniego in merito alla competizione ciclistica che vede coinvolto il Pedale Apriliano, piovono accuse sugli uffici dello Sport & Tempo Libero del Comune di Aprilia: a difendere a spada tratta l’operato degli uffici comunali è il Consigliere delegato, Pasquale De Maio.

Gli atleti rischiano, e su questo non si transige: sono meravigliato dell’attacco sconsiderato e gratuito ai danni di questi uffici – fa sapere De Maio – che da sempre seguono tutte le manifestazioni e redigono tutti gli atti consequenziali con imparzialità, a dimostrazione che le decisioni sono prese senza alcuna direzione politica. C’è massima collaborazione nell’organizzare eventi sportivi in questà città “morta”, così come è stata definita“.

Vorrei ricordare che in cinque anni è stata portata in Piazza Roma la boxe, la notturna podistica, la pallacanestro ed è stata allestita la Festa dello Sport. Fare acqua vuol dire rapportarsi legittimamente con la Polizia Locale quindi? Dopo alcuni spiacevoli fatti di cronaca, se tale comportamento vuol dire fare acqua, allora sì, facciamo acqua. La finalità dell’evento – conclude – è divertimento ed aggregazione: bastava studiare un percorso alternativo invece di scomodare i vertici federali, con i quali ci rapporteremo allegando documentazione opportuna, polemiche comprese“.

Cons. Pasquale De Maio

Cons. Pasquale De Maio

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