Manutenzione Meucci, Grillini e Pentastellati sollecitano ancora gli interventi

La Preside dell’Istituto aveva sollecitato già a marzo gli interventi alla Provincia. Ancora non è stato dato il via ai lavori: Grillini e Pentastellati sollecitano le autorità competenti

La situazione strutturale del liceo Meucci ancora non è cambiata.

Lo scorso marzo, secondo la ricostruzione di Grillini e Pentastellati, i due meetup del Movimenti 5 Stelle apriliano che si sono più interessati della vicenda, la Preside dell’Istituto aveva già dato segnalazione dei problemi legati alle infiltrazioni di acqua ben visibili sui soffitti di alcune aule.

Nel mese di settembre, sempre secondo l’analisi dei due gruppi,

sono decorsi i 45 giorni previsti per l’inizio dei lavori di riparazione del Liceo Meucci di Aprilia.

Ma, ad oggi, nessuna ditta ha provveduto ad allestire il cantiere presso la sede scolastica di via Carroceto 193/A.

Dunque tutto rimane nella situazione di pericolosità segnalata ormai 7 mesi fa.

La lentezza burocratica della Provincia – attaccano Grillini e Pentastellati – si è ripercossa sul Liceo Meucci di Aprilia, sugli studenti e sulle famiglie.

Assente il Comune di Aprilia ed il Sindaco Antonio Terra.

Seppur non interessato per competenza, il primo cittadino potrebbe far pressioni sulla Provincia anche tramite il Consigliere provinciale che ha in maggioranza.

Invece siamo ad ottobre, e la situazione al plesso scolastico è tale e quale al mese di settembre

Anzi, le recenti piogge, hanno aggravato i danni dovuti alle infiltrazioni dell’acqua.

Ma non sono solamente le problematiche strutturali a spingere i due meetup del M5S a sollecitare gli interventi delle Istituzioni preposte.

Anche nella parte esterna, di competenza del Comune, si registra ancora la presenza di

numerosi tondini in ferro che costituiscono un reale pericolo per gli studenti che entrano o escono dalla struttura scolastica.

È necessario che qualcuno si faccia male per rimuovere questi monconi di tondini in ferro?

La risposta, ovviamente, dovrebbe essere “no”.

di Massimo Pacetti

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